Celebrating Singapore, Interpreting Venice

Singapore, 2008

Pippo borrello con Mr. Tan Kay Yong, direttore del Politecnico di Singapore e con il Dr. Lee Boon Yang, ministro dell'informazione
Pippo borrello con Mr. Tan Kay Yong, direttore del Politecnico di Singapore e con il Dr. Lee Boon Yang, ministro dell'informazione

Un'esperienza “eccezionale in termini umani, oltre che artistici”.

Cosi il pittore Pippo Borrello definisce la sua avventura al Politecnico di Singapore dove l'artista, napoletano di origine ma veronese d'adozione (Borrello vive e lavora nella nostra città ormai da quarant'anni) si è appena recato per rappresentare l'arte veneta nel mese che la città ha dedicato all'Italia.

Appena tornato da Singapore dunque, Borrello racconta con termini di grande entusiasmo lo stage di quattro giorni che ha tenuto agli studenti del Politecnico spiegando la sua tecnica pittorica. “E'stata la prima volta in cui mi sono trovato ad insegnare a giovani immersi  in un contesto culturale così differente dal nostro, in un paese lontano in cui per altro non ero mai stato; ma il feeling è scattato subito, grazie anche all'accoglienza calorosa e lusinghiera che mi hanno riservato  il presidente del Politecnico; al quale ho consegnato un libro e una formella della città di Verona che il sindaco Tosi mi aveva affidato prima della partenza, e il ministro dell'informazione, comunicazione e dell'arte Lee Boon Yang. Ma forse l'emozione più grande è arrivata quando ho visto uno studente che aveva seguito il corso riprodurre con grande fedeltà un mio quadro: ecco li ho sentito che la mia missione era riuscita”

Ai giovani artisti Borrello ha dato vari saggi della sua tecnica pittorica giocata sul colore  e sull'accostamento al segno sinuoso della linea dei suoi ori e dei suoi argenti,spiegando come  si disegna con la fusaggine,vale a dire con i rami di vite carbonizzati, per poi spolverare il colore e infine applicare gli ori.

“L'esperienza di Singapore è stata una palestra anche per me”, prosegue Borrello.”La città è  straordinaria, mi ha colpito la convivenza di testimonianze di arte antichissima con costruzioni di sconcertante modernità. E poi mi ha incantato la natura ricchissima, la vegetazione che circonda e invade la città”.

L'arte di Borrello, già imbevuta della solarità mediterranea della sua Napoli giovanile e quindi raffinata dal recupero di quella linea che ebbe nell'art nouveau e in particolare nella pittura della secessione viennese il momento della sua massima valorizzazione, si impreziosisce così ora di una nuova suggestione.

Intanto una ventina dei suoi quadri restano esposti a Singapore.