A Singapore il pittore Borrello sale in cattedra

Mario De Rossi, Gennaio 2009

Vele a San Marco, 2008 - Tecnica mista su tela - cm 100x150

Il successo incondizionato riscosso dalla personale(conclusasi il 19 dicembre) di Pippo Borrello (a sinistra, nella foto, con il presidente del politecnico e il ministro della cultura di Singapore) a Singapore, costituisce una misericordiosa pennellata di prestigio sull'immagine che della nostra martoriata città viene dipinta dalle cronache del mondo intero.

Per una volta, Pippo Borrello ha fatto agio sul problema rifiuti, sulla camorra pubblicizzata dal fortunato libro di Roberto Saviano e, dulcis in fundo, sul “Global service”, la piccola tangentopoli tutta napoletana che ha travolto Comune, Provincia e Regione. E Borrello dipinge napoletano. Infatti, naturalizzato veronese per avere insegnato all'Accademia di Belle Arti di Verona, dove vive, per oltre un trentennio, nasce a Napoli, precisamente a Marechiaro. Di Marechiaro, nei suoi quadri, racconta il mare, il sole, le luci e i colori. Assolutamente originale il modo di raccontarli.

La sua tecnica pittorica, primordiale e innovativa al tempo stesso, è giocata sul colore, sul rilievo e sull'accostamento del segno sinuoso della linea all'oro, all'argento e al rame che impreziosiscono le sue opere.

In proposito, niente di più significativo che riportare testualmente il giudizio di Paolo Portoghesi, critico d'arte tra i più severi:

«All'enfasi della linea, si accoppia in Borrello una interpretazione del colore che non cerca impasti o tonalità delicate, ma si esprime con violenza elementare. Spesso il pittore mette a fuoco nei suoi dipinti il punto di confine tra due superfici, tra due campi colorati diversi, trasformandoli in uno scontro di energie su una frontiera divenuta incandescente. Quando questa concentrazione di valori pittorici si realizza, la pittura di Borrello esprime con più intensità la sua originalità. Sono quadri in cui l'equilibrio fra rappresentazione e figurazione si esprime in modo più creativo per la capacità di introdurre nel mondo della figurazione, un aspetto che nasce dall'osservazione scientifica della realtà»

Sarà appena il caso di ricordare le tappe più prestigiose di un ciclo di oltre cento mostre che hanno portato la pittura di Borrello in giro per il mondo. Presente, con personali di straordinario successo, a Siviglia, nel Pavillon de las Artes in occasione dell'Expo '92, tre volte in Brasile ('99- 2000-2001), a Insbruk e ad Anversa nello stesso anno (2002), a Cork in Irlanda (2006) e, per finire, appunto a Singapore. Invitato dal Presidente del Politecnico di questa città, prof. Tan Kay Yang, congiuntamente alla Camera di Commercio Italiana in Cina, ha rappresentato l'arte veneta nel mese che questa grande Mostra Internazionale dedica all’Italia. Nell’occasione, Borrello ha esposto venti tele a tema su Venezia.

Altre mostre tematiche di gran successo furono tenute a Pompei, a Capri e, nel 2004 sulle Olimpiadi, a Camerino. Ma cosa assolutamente insolita, alla personale ha fatto seguito un corso di due settimane durante le quali Borrello ha illustrato e insegnato la sua personalissima tecnica a studenti e docenti del Politecnico.

Al termine dei lavori, con le opere realizzate durante questo esperimento, è stata allestita una mostra complementare. In proposito, va detto che sull’onda del successo, l’esperimento sarà ripetuto nelle due prossime mostra internazionali già programmate per il 2009.